Hanno paura di noi. Lascia che te lo dica. È un dato di fatto. Vai dentro e te ne accorgi. Stanno seduti un po’ più impettiti. Guardano ogni nostro movimento. Oh, noi ci teniamo. Puoi scommetterci. Camminiamo su e giù, controlliamo i coperchi, le pentole, il freezer. Tutto. Ti dico, anche se vai in un pronto soccorso, ci trovi sempre qualcosa. Talvolta può essere disgustoso. Vorresti buttare via le scarpe, dopo. Non hai idea.
È – che ne so-, è… devi viaggiare molto. Trenta per cento minimo. E non ti danno un gran preavviso. Due settimane se sei fortunato. E poi tutte le volte cambia. Quello è il peggio. Non ti senti mai a casa. E poi non ti fai amicizie. Perché se sei sempre là per trovare qualcosa che non va. Non è che quando te ne vai sono tutti lì a brindare.
Insomma, così. Sarò di nuovo qui tra uno o due mesi. Prima sarò a Napa. Perché non fai un salto? Un weekend? Pensiamoci, dài. Ecco, nient’altro.
E tu come stai? Hai perso quel lavoro? Dài, troverai qualcos’altro. Hai fortuna. Ti invidio. Davvero. Sei giovane, hai progetti. Bei progetti, ovvio. C’è quello. Ma su col morale. So che è dura. So com’è. Dài, lascia che ti aiuti. Un piccolo prestito. Sul serio. Non preoccuparti. Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, no? Le persone, intendo. Senza gli altri chi sei tu, giusto? Davvero, dimmi quanto ti serve.